La vite di Archimede
La vite di Archimede, detta anche còclea, è un dispositivo elementare usato per sollevare un liquido, o un materiale sabbioso, ghiaioso, o frantumato.
La macchina è costituita da una grossa vite posta all'interno di un tubo. La parte inferiore del tubo è immersa nell'acqua (o in ciò che deve sollevare), dopodiché, ponendo in rotazione la vite, ogni passo raccoglie un certo quantitativo di liquido, che viene sollevato lungo la spirale fino ad uscire dalla parte superiore, dove viene scaricata. L'energia per la rotazione può essere fornita dalla rotazione di una maniglia, da animali, da eliche di mulini a vento o da un trattore agricolo.
La vite di Archimede è attribuita ad Archimede sulla base delle testimonianze dello srorico Diodoro Siculo. Recenti studi indicano però che essa potrebbe essere molto anteriore ad Archimede in quanto utilizzata per irrigare i giardini pensilidi Babilonia. Archimede, ad Alessandria d'Egitto per studi, avrebbe così importato in Italia lo strumento già conosciuto in medio-oriente.
È tuttora usata, principalmente per sollevare acqua, per l'irrigazione, ma anche per sollevare il grano e metterlo nei silos.
Poiché la capacità di sollevamento è limitata dalla lunghezza del dispositivo, spesso vengono utilizzate più viti che lavorano in catena sollevando l'acqua su livelli successivi.
Lo scorso anno scolastico, durante la visita al Museo dell’Ambiente di Torino
avevamo visto e provato la vite di Archimede.
Perché
non costruirne una in classe? Abbiamo provato a riprodurla con materiale
trovato a scuola ed ha funzionato.
è stata un'esperienza educativa ed istruttiva e spero sia piaciuto a tutti. A me è piaciuta moltissimo!!!:-))
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