mercoledì 8 maggio 2013

OCCHIO ALLA LINCE IBERICA.




  
È certo che nessuna lin­ce si è mai travestita da nonna per aspettare Cappuccetto Rosso: "Nonna, che bocca gran­de che hai!", "Per mangiarti meglio...". Nes­sun genitore ha mai minacciato i suoi bimbi dicendo "guarda che arriva la lince". Dunque la lince non è mai stata accostata al lupo tra le figure della paura. Estinguere il lupo poteva significare, forse, estinguere la paura, ma perché estinguere la lince? Eppu­re la lince è messa peggio dei lupi.
 Siamo andati a cercarla nel Parco Naturale della Sierra de Andùjar, con un grande foto­grafo naturalista inglese, Peter Oxford, che ha dedicato settimane di lavoro per riuscire a scattare fotografie. Qui, dove si trovano i boschi più fitti ed estesi del­la Sierra Morena, vive nascosta, cacciando soprattutto conigli, la lince pardina o iberica (Lynx pardinus), una sottospecie della linee eurasiatica (Lynx lynx) che, in rari esemplari, vive anche sulle Alpi.
 La Sierra è una catena montuosa lunga circa 400 km che si allun­ga da est a ovest fino al Portogallo, attraver­sando quasi tutta la Spagna meridionale.
Nella sua sottospecie spagnola la lince è il felino più minacciato di estinzione al mon­do. Le cifre segnalate al convegno sulla lin­ce iberica, tenutosi in Andalusia, dal 17 al 19 novembre 2008, parlavano del­la presenza di 150 esemplari in tutto per la zona della Sierra Morena. 
La scheda anagrafica della lince pardina ci dice che un adulto raggiunge il metro di lunghezza mentre alla spalla misura circa 70 centimetri e il suo peso varia tra i 13 e i 28 chilogrammi: dunque un super gatto, ma un po' più piccolo della lince europea. La sua natura è solitaria e territoriale. Maschio e femmina si cercano solo nel periodo degli amori (da gennaio a marzo) e i 2-4 cuccioli che nascono dopo 60 giorni rimangono con la madre per circa 20 mesi: questo periodo rappresenta l'unica occasione di vedere più linci insieme.
 Il territorio viene marcato con graffi sulla corteccia degli alberi e con la de­posizione di feci e urine, che però vengono coperte, com'è abitudine dei gatti domestici. Solo al di fuori del proprio territorio feci e urine vengono lasciate scoperte. Non ha competitori che la possano impen­sierire: unico nemico è l'uomo.
Forse per il suo pelo, morbidissimo e setoso, forse per sciocco desiderio di un elegante trofeo di cac­cia, forse con la scusa di una pecora assalita "ogni morte di vescovo", forse per l'invasione antropica dei suoi tenitori, la specie uma­na l'ha praticamente cancellata dalla faccia del pianeta. Ma si può vivere senza il sogno di vedere un giorno apparire nel bosco, al crepuscolo, la sua testa tonda come la luna, ornata da due pennacchi neri sulle orecchie e da lunghi baffi, mentre ti osserva con lo sguardo placido del Ieone, socchiudendo gli occhi annoiata?
 
Da  BELL'EUROPA aprile 2013

2 commenti:

  1. la lince iberica è un animale splendido con quelle due orecchie a punta.

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  2. Mi dispiace che l' uomo non capisca che gli animali sono uno dei beni più importanti di tutta la Terra.

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